Lemma

1) Dizion. 1° Ed. . INGEGNO Apri Voce completa pag.444 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 4 ° Ed. INGEGNO Dizion. 3 ° Ed. INGEGNO Dizion. 1 ° Ed. » INGEGNO Dizion. 2 ° Ed. INGEGNO Dizion. 5 ° Ed. INGEGNO. Dizion. 4 ° Ed. A INGEGNO.

INGEGNO. Definiz: Acutezza d'inventare, e ghiribizzare, che che sia, senza maestro, o avvertitore. Lat. ingenium. Esempio: But. Ingegno è una virtù interior d'animo, per la quale l'huomo da se truova quello, che da altri non ha imparato. Esempio: Bocc. n. 19. 7. Non ti sento di sì grosso ingegno, che tu non avessi, ec. Esempio: Lab. n. 22. Si possono da più sublimi ingegni comprendere. Esempio: Dan. Inf. c. 2. O Muse, o alto ingegno or m'aiutate. Esempio: Petr. Son. 18. Però lo 'ngegno, che sue forze stima, Nell'operazion tutto s'agghiaccia. Definiz: ¶ Per inganno, astuzia, stratagemma. Lat. dolus, astus. Esempio: Liv. M. E, per tale ingegno, fu la legge tutto l'anno gabbata. Definiz: ¶ E a 'ngegno, posto avverbialm. ingannevolmente, astutamente. Esempio: M. V. 7. 8. Gl'Inghilesi, maestri di baratti, avevano mandati cavalieri de' loro a 'ngegno, che tornavano la notte per quel cammino. Definiz: ¶ Per istrumento ingegnoso, e, per lo più, si dice di serrature, o da aprir serrature. Lat. machina, machinamentum. Esempio: Bocc. n. 19. 25. E, con certi suoi ingegni, apertala, chetamente nella camera uscì. Esempio: Lib. Maccab. M. Usciron della Cittade, e affocaron gl'ingegni [cioè macchine]